Ogni
essere che cammina su Lorwyn ascolta una voce che richiama ad una
sottile passione e non può essere ignorata. Che nasca dalla magia
amplificata nei sogni o dalla vivificante pace del cuore a contatto
con la natura non ha importanza, ciò che importa è la chiamata.
La chiamata è trasformazione.
Cambia un giovane in un adulto, un apprendista in un maestro,
modifica un grezzo talento in un genio affermato, un semplice
garzone in un fidato aiutante, un artigiano in sapiente.
La chiamata è devozione. Quando un
fabbro infila la mano nel fuoco della fucina per recuperare la sua
ascia, quando un druido immerge la sua anima nell’ineffabile spirito
della terra, o quando un assassino rischia la sua vita per intingere
il pugnale nel veleno, è la chiamata che li guida.
La
chiamata è comunità. La capacità di un ladro è amplificata dalla sua
gilda di sconosciuti confratelli. L’ambiziosa abilità di un singolo
mago può diventare l’opera massima di un intero ordine. Guerrieri
uniti fanno una guerra e i cavalieri una crociata.
Le razze di Lorwyn sono comunità
chiuse, per sicurezza, ma da quando si è avvicinata l’Aurora, gli
esseri hanno iniziato a vedere interconnessioni oltre i semplici
confini di razza e stirpe. Un senso di affinità nasce tra i membri
delle varie professioni, un’affinità che scavalca la consanguineità
e mette le basi per una nuova fase nella storia di Lorwyn.
Il
legame di sangue è il più forte ma ciò che unisce individui che
vedono le cose allo stesso modo può essere altrettanto importante.
Quando arriverà il tempo in cui il destino di Lorwyn sarà rivelato,
le razze come gli individui avranno un ruolo da giocare in questo
piano, a patto che entrambi abbiano ascoltato la voce della chiamata
nei loro sogni. |